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La pizza napoletana è patrimonio dell’umanità: risorge il mestiere del pizzaiolo


È il piatto universale per eccellenza, simbolo della passione italiana per la buona tavola: la pizza, icona del Bel Paese, da oggi è anche riconosciuta come patrimonio dell’umanità da parte dell’Unesco.

Un percorso iniziato nel 2010 e che ora eleva il mestiere del pizzaiolo napoletano a bene culturale immateriale, diventando il 58esimo elemento tutelato in Italia.

Secondo l’Unesco, la sapienza dei pizzaioli italiani nel lavorare gli ingredienti, nel maneggiare l’impasto e nel saper tramandare la vera cultura della pizza napoletana – attraverso gesti, canzoni, racconti ed espressioni – sono gioielli da proteggere.

Risorge il mestiere del pizzaiolo: una professione che non conosce crisi

Cosa significa, per l’Italia, questo riconoscimento internazionale?

Significa nuovo lustro al mestiere del pizzaiolo, la cui professione viene ufficialmente equiparata ad un’arte. Niente, nel mestiere del pizzaiolo, si può improvvisare.

Per rendere omaggio alla vera pizza napoletana, così venerata in tutto il mondo, serve studio, formazione e una preparazione qualificata ed attestata da una grande scuola di cucina, come l’Accademia Italiana Chef.

L’Accademia Italiana Chef propone corsi per pizzaiolo e pizzaiolo professionista in 5 sedi in Italia ed insegna ai futuri maestri della Margherita tutte le tecniche di panificazione, impasto e lievitazione.

Il riconoscimento dell’Unesco, però, significa anche una grande responsabilità nelle mani dei pizzaioli futuri: quella di tramandare con precisione e passione l’antica arte della pizza partenopea e di difendere sempre la cultura del Bel Paese e gli ingredienti della nostra terra.

Solo trasmettendo con rigore le regole della vera pizza, si potranno continuare ad ottenere i numeri da capogiro che rendono il settore della pizza uno dei mercati più floridi e ricchi del segmento food.

Come ci conferma l’Accademia Italiana Chef, quello della pizza è un business che continua a crescere, facendo registrare dati da record.

Il mondo della pizza oggi supera i 10 miliardi di euro di giro d’affari e impiega oltre 100 mila professionisti solo in Italia, che ogni giorno sfornano milioni di pizze, al taglio, al piatto o a portafoglio.

Un mestiere, quello del pizzaiolo, che è ideale anche per chi vuole cercare un lavoro all’estero: i più ghiotti di pizza, infatti, sono gli americani, che ne consumano quasi 15 chili a testa all’anno, contro gli 8 chili degli italiani.

Diventare pizzaiolo fuori dai confini italiani, quindi, è una grande opportunità: un’occasione da sfruttare bene, arrivando preparatissimi.

Come?

Con un corso per pizzaiolo professionista firmato Accademia Italiana Chef, in grado di formare futuri talenti degni di portare in alto la bandiera italiana nel mondo.

Articolo realizzato da: OFFICINATESTI.com

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