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Il cibo muove gli italiani (e dà lavoro): tutti i numeri di un trend in crescita


24, i milioni di italiani che hanno partecipato almeno ad un evento enogastronomico nel 2017.

13,7, i milioni di turisti stranieri che lo scorso anno hanno visitato luoghi famosi per la buona tavola.

Questi sono solo alcuni dei numeri raccolti da una ricerca Censis che ha analizzato l’andamento del settore italiano della cucina e dell’enogastronomia nel 2017.

Un successo sempre più importante, quello che emerge dai dati, e che colloca il segmento del food in cima a tutte le classifiche di gradimento. Anche a quelle relazionali: il cibo, infatti, è ormai diventato un vero e proprio generatore di convivialità e condivisione, reale e virtuale.

Un piacere, quello per la tavola, che genera anche con ricchezza e opportunità, a tutti i livelli: la spesa per i consumi alimentari in Italia, infatti, è tra le più alte d’Europa e questo favorisce il proliferare di ristoranti e di eventi legati al cibo.

Un sistema che rivitalizza economicamente territori e attività commerciali, creando reddito ed occupazione per i giovani Chef. Per sfruttare al meglio queste opportunità, però, è necessario farsi trovare preparati sin da subito: per farlo, la formazione è fondamentale. Solo seguendo un corso di cucina professionale, come quelli proposti dall’Accademia Italiana Chef potrete imparare le regole del lavoro in brigata, rispondendo in maniera eccellente alle esigenze di un mercato sempre più demanding.

Il cibo Made in Italy non perde il suo appeal all’estero attirando turismo

Se l’Italia si sta riscoprendo sempre più food-addicted, anche all’estero il modo italiano di vivere la tavola come momento di convivialità continua ad affascinare.

Il Made in Italy o l’Italian way of life restano altamente apprezzati nel resto d’Europa e nel mondo: non a caso i viaggi legati al cibo sono sempre più frequenti nel Bel Paese che, oltre alle bellezze naturali e artistiche, amplia la sua offerta con l’enogastronomica di eccellenza, moltiplicando l’attrattività. Merito dei 294 prodotti DOP, IGP e STG che eleggono ancora una volta l’Italia come cuore pulsante della buona tavola.

I numeri parlano da soli: nonostante gli strascichi della crisi, i ristoranti vivono un momento entusiasmante. Secondo l’indagine Censis, infatti, circa il 40% degli intervistati ama frequentare locali e ristoranti per pranzi e cene.

È proprio il caso di dirlo: il cibo muove l’economia dell’Italia, spostando grandissimi volumi. Se siete alla ricerca di un posto di lavoro, è tempo di darci dentro.

Solo conoscendo le materie prime, affinando il talento e la creatività e sapendo utilizzare tutte le più innovative tecniche di cucina il vostro futuro sarà assicurato. Da oggi, quindi, le parole d’ordine dovranno essere formazione e competenza: che ne dite di iscrivervi ad un corso di cucina professionale firmato Accademia Italiana Chef?

Articolo realizzato da: OFFICINATESTI.com

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