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Meringa al limone e fragole

Chef: Roberto Albiero

Ingredienti

dosi per persone: ​

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  • 80 g albume (circa 2 albumi)

  • 160 g zucchero a velo

  • 2 limoni

  • 100 g burro

  • 150 g zucchero

  • 3 uova

  • 1/2 foglio colla di pesce

  • 1 cestino fragole

Tempo di preparazione: 60 minuti circa

Difficoltà: facile

Per la meringa:

- Preparate la meringa facendo montare - meglio se con l'aiuto di una planetaria - l'albume con lo zucchero a velo.

- Una volta ottenuta una schiuma ferma, stendetela con l'aiuto di una sac-a-poche su una teglia e infornate per un'ora a circa 90°C.

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Per la crema al limone:

- Nel frattempo preparate la crema al limone, facendo sciogliere il burro con il succo di limone e le bucce.

- Successivamente versate il composto sciolto, filtrandolo, in un altro recipiente in cui dovrete aver sbattuto le uova con lo zucchero.

- Rimettete il composto sul fuoco, mescolandolo sempre, fino a raggiungere 86° C al cuore, noterete che inizierà ad addensarsi.

- Aggiungete, quindi, la colla di pesce, precedentemente messa in ammollo e strizzata, e lasciate raffreddare.


Realizzazione del piatto:

- Per l'impiattamento, adagiate sul piatto la crema al limone, sopra le meringhe e quindi le fragole pulite e tagliate

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VUOI ASSAGGIARE SUBITO IL PIATTO?

La ricetta di: L'Officina dei Sapori

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Promuovere la buona cucina, classica e creativa, abbinando i piatti ad un ottimo bicchiere di vino. Questo è lo scopo principale di Officina dei Sapori.

Roberto Albiero

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L'Officina dei Sapori

Via Torriani, 40 - 20063 - Cernusco sul Naviglio (MI)

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Chef Roberto Albiero

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Roberto, come nasce la tua passione per la cucina?

Mi chiamo Roberto Albiero, classe 86, sono di Sesto San Giovanni, Milano. Durante l'Università - Scienze e tecnologie della ristorazione, facoltà di Agraria - ho conosciuto Ivan, mio socio attuale nell'impresa di gestione e rilancio dell'Officina dei Sapori, il nostro ristorante di Cernusco sul Naviglio di via Napo Torriani 40. La passione per la cucina, però, è nata molto prima, grazie a mia mamma e a mia nonna: dopo gli studi, ho iniziato con uno stage al Savini, trasformatosi poi in un contratto di lavoro, sono passato da Tano Passami l'Olio e ho girato altri ristoranti meno blasonati ma dove ho imparato molto. 
Qual è la filosofia di Officina dei Sapori?

Insieme al mio socio Ivan Lalli, proviamo a far crescere il nostro ristorante facendo ciò che piace: promuovere la buona cucina, classica e creativa, abbinando i piatti ad un ottimo bicchiere di vino. Questo è lo scopo principale di Officina dei Sapori.

Fino ad ora qual è la più grande soddisfazione ottenuta?
Ad oggi le soddisfazioni sono numerose. Abbiamo raggiunto un anno di attività e la risposta dei clienti - in costante aumento anche grazie a piattaforme innovative come The Fork e Groupon - è sempre più positiva. A livello personale, poi, aver avuto l'approvazione del mio vecchio chef Tano Simonato, che è passato a trovarmi per assaggiare la mia cucina, ha rappresentato per me un grande momento. Non ci poniamo limiti, speriamo nel futuro ne possano arrivare altre, ampliando il nostro raggio di clientela, anche grazie a qualche riconoscimento prestigioso..
Molti obiettivi nel futuro: il più importante?

Per il futuro non sappiamo cosa ci aspetterà, speriamo solo di continuare a fare quello che ci piace, migliorandoci sempre di più, grazie anche ad un'affluenza sempre maggiore di clienti. Ho già in testa alcuni piatti che potrò realizzare solo quando avrà aumentato l'organico. Vorremmo poi ampliare anche  il ristorante con un bel dehor esterno per la stagione estiva e potenziare e modernizzare la cucina. 
L'ingrediente che non può mancare nella cucina di Officina dei Sapori

Qui all'officina dei Sapori non c'è un ingrediente che non può mancare, tutti gli ingredienti sono importanti allo stesso modo, ed è l'accostamento tra loro che rende un piatto davver emozionante. Tuttavia, ci sono piatti che ho proposto che mi rappresentano particolarmente, come i paccheri con fonduta di pecorino, cipolle rosse caramellate, nduja e salsa alla rucola, la mia pasta con le sarde e il quasi cannolo siciliano.

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